Un pomeriggio dalle sensazioni alternate. L’oro di Miressi, e le medaglie fantastiche di Burdisso, Castiglioni e 4x200, segno che l’Italnuoto è giovane e bella. Poi lui, di cui il tifo si fa altro, speciale, quasi ossessivo al limite della curva ultras perché Gregorio Paltrinieri ha nel nostro cuore sportivo un posto speciale. Speciale perché il Frecciarossa di Carpi è campione in tutto, speciale perché il senso del dovere agonistico non lo ferma mai. Lui è il nostro campione, che poteva trovare nella maledettissima gastroenterite che lo ha preso e ribaltato il metro per dire non gareggio, un po' come successe in passato a certi cinesi(leggi qui).
No, lui con coraggio ha affrontato a testa alta la gara, e ha patito il dover inseguire, e vedere scappare quei due davanti, per aggrapparsi a un bronzo che non era preventivato ma non cambia nulla, ci può stare. Anzi ci deve stare, per ripartire più agonistico che mai per la nuova stagione, e gli ottocento sono lì che lo aspettano tra poco Tanti avversari in più non possono che esaltarlo, nel coraggio del campione che è. Bravo Greg, questa è una bellissima medaglia, la medaglia del cuore e dello spirito.