Fa strano questo «Sette Colli» che si chiude senza il solito boato finale dei 1500 stile. Era la gara che teneva tutti incollati sugli spalti fino all’ultimo, oggi è passata quasi inosservata priva del dominatore incontrastato Gregorio Paltrinieri. Che amarezza se si pensa che, nemmeno un anno fa, nell’edizione del 2020, era stato proprio Greg a prendersi tutta la scena. Chi lo avrebbe mai detto a tre settimane dei Giochi che il campione europeo sarebbe finito in una palude. Ma non è uno che si fa trascinare giù tanto facilmente Gregorio e sta nuotando per riemergere a tempo di record dalle sabbie mobili della mononucleosi. Ne sapremo di più nelle prossime ore e incrociamo le dita con lui.
Intanto, a chiudere il «Sette Colli» con il botto ci pensa una grandissima Quadarella che fa tre su tre portandosi a casa anche i 400 stile dopo aver dominato 800 e 1500 stile. Quanto è bella Roma per Simona come lo è per Federica Fangio (prima nei 200 rana) e per Alessia Polieri (straordinaria la rimonta che l’ha portata all’oro nei 200 farfalla). Donne copertina come Margherita Panziera, solita dominatrice nei 200 dorso e Sara Franceschi che vince i 200 misti.
A proposito di donne, una menzione speciale la merita la 19enne pugliese Federica Toma. Vince il bronzo nei 200 dorso, ma non sale sul podio a ritirarlo. Perché? Perché si trova già sulla strada verso il Salento. Aveva gareggiato nella serie lenta del pomeriggio, non se l’aspettava che il suo crono sarebbe valso la terza piazza. Una beffa che però non toglie la gloria e il valore di una medaglia, soprattutto quando arriva (inaspettata) in uno dei trofei più importanti al mondo.
Patrizia Nettis per Swimbiz.it