Ci sono campioni che possono avere più vite di 44 gatti messi insieme. Che possono cadere 100 volte e riemergerne 1000, ma non affondano mai. Gregorio Paltrinieri aveva già dimostrato di essere in grado di virare oltre i muri più difficili, ma oggi si è spinto ancora oltre. Gregorio è il campione che vince una medaglia olimpica mentre un mese prima la monunucleosi gli aveva (letteralmente) spezzato le braccia). Gregorio è l’umiltà di chi due giorni prima “sbaglia” l’800 stile e 48 ore dopo nuota per più di metà gara sotto il record del mondo nei 1500 stile, andandosi a prendere di forza il titolo iridato. Gregorio, un uomo solo al comando ad un ritmo assurdo, insostenibile, disumano. Da domani c’è il mare. Altra storia, altre fatica, ma, siamo certi, tante nuove emozioni. Vuoi che non tiri fuori dal cilindro un’altra delle sue magie? La magia che oggi non è riuscita a Pilato che deve “accontentarsi” dell’argento nella gara doveè sempre stata regina. Ma non è una sconfitta, non perde lo scettro. Non può essere una sconfitta quando a 17 anni ottieni un titolo e un secondo posto mondiale. Lo sa bene anche lei, anche se il mancato oro fa male. In questo mondo di eroi, nessuno vuole (giustamente) essere Robin. Vedi, alla voce Gregorio Paltrinieri. Super Greg.