Cronometro in una mano e trofeo nell'altra "Ha mille mani, come la dea Kali" scherza Tommaso Mecarozzi, telecronista di Rai Sport. E in fondo Stefano 'Moro' Morini è proprio questo: si gode i successi, ma già non perde di vista il tempo e i prossimi obiettivi da raggiungere. Il premio è quello per l'allenatore dell'anno, dopo gli ori di Gregorio Paltrinieri a Berlino e Doha, ma anche le medaglie di Gabriele Detti, Stefania Pirozzi, Martina Caramignoli e tutti i Moro boys&girls "Un gran bel gruppo - commenta Morini al microfono di Elisabetta Caporale che aveva sottolineato il clima di unità in cui ci si allena a Ostia - anche se a volte in vasca si fanno male. Ma è chiaro che, in acqua, ognuno deve pensare al proprio obiettivo". Un premio alla memoria dell'indimenticato ct Alberto Castagnetti "Quando apro il quaderno per scrivere il programma, spesso mi torna in mente Alberto e il suo lavoro - un lavoro che continua ad essere portato avanti - il nuoto è cresciuto, grazie al lavoro di noi tecnici, degli atleti, della Federazione, del ct Butini. Viviamo anche dolori, insieme alle gioie, ma è normale che ognuno abbia le sue idee". "Complimenti allo zio" dice sorridento Greg Paltrinieri, soddisfatto dopo i 1500 stile (14'57"08) di oggi e la sua grande stagione, anche se la vera parentela è tra il Moro e il nipote Detti. "Dobbiamo credere possibile stare tra i più grandi; oggi ci siamo, con un tempo da finale olimpica o mondiale - commenta Roberto Odaldi, tecnico di Orsi, dopo il record dell'Azzurro nei 50 stile - divergenze in nazionale? Assolutamente no, c'è un confronto costante con Claudio (Rossetto n.d.r.), responsabile della velocità. Il record italiano anche in Coppa Brema? Perché no, proviamoci". E un flash dello stesso Marco Orsi "Due anni fa Dotto, l'anno scorso Leonardi, quest'anno io... la velocità italiana c'è, ora dobbiamo rimanere allineati quando serve e possiamo competere con chiunque. E domani vi farò vedere un'altra cosa carina...".
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