“Il nuoto pinnato rientra perfettamente nella filosofia water instinct del nostro brand e non vediamo l’ora di trasmettere tecnologia ed esperienza anche ai velocisti di questa disciplina”. Sono le parole di Cristiano Portas, CEO di Arena, nel comunicato ufficiale con cui il marchio dei tre diamanti annuncia il suo ingresso nel nuoto pinnato. Vista l’intesa tra i due mondi, tra collaborazioni anche ad alto livello e l'elemento acqua in comune, è naturale che i grandi marchi di swimwear mirino anche al mercato dei cugini di vasca che, dai dati riportati da Arena, conterebbe nel mondo “300.000 nuotatori di pinnato, di cui circa 10.000 partecipano attivamente a competizioni ufficiali – e come per la Fina, i costumi vanno certificati dalla - C.M.A.S., Commissione di Nuoto Pinnato, organo di governo mondiale di questo sport”. Il marchio di Tolentino ha già avuto passaggi nel triathlon, legandosi anche al mondo della moda(leggi qui), ma per il nuoto pinnato segue la strategia già adottata nel nuoto in piscina: la linea-guida dei Carbon, costumi tecnologici a compressione, con una robusta serie di opzioni diverse a seconda delle diverse richieste da parte degli atleti.
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