Va ripetuto ancora, alto e forte. E' un mondiale. Giova ricordarlo, perché scene del genere ricordano più una sagra di paese. Dopo i device cedevoli che hanno costretto Sabbioni a ripetere tre volte la gara(leggi qui), dopo l'annuncio tardivo di un altro tentativo in solitaria (Dylan Carter) che teneva fuori Ceccon per un centesimo(leggi qui), arriva un altro colpo di scena. Una decisione salomonica, in puro stile Fina: riammettere per danno occorso lo stesso Ceccon, l'ungherese Bohus, e dar vita a un'imbarazzante semifinale a 18. Con l'augurio che stavolta vada tutto bene sulle partenze a dorso.