Niente effetti speciali, ma la somiglianza con il supereroe Marvel è impressionante. Giusto un po' di bianco e nero, come quello dell'Udinese visto che il weekend scorso era allo stadio Friuli, ed ecco Evgeny Korotyshkin scrivere sul suo profilo Facebook "Возвращение железного сёрфера/Il ritorno di Silver Surfer". E questo weekend, a Lamezia Terme, il russo tornerà in vasca “E’ forse al 50%, penso che Rivolta vincerà facile. Poi, per smaltire i carichi di lavoro, gareggerà una volta ogni sette giorni – spiega il suo coach Andrea Di Nino – a Barcellona ha pagato il poco lavoro svolto in un anno, ha mal gestito le sue forze. Non l’ho mai visto così deluso”. Ora, però, Evgeny è sereno, consapevole di essere ancora il miglior farfallista russo degli ultimi dieci anni, arrivato a trent’anni a un decimo dal bronzo mondiale “Ovviamente pensa già al futuro post agonistico, ma lo fa da numero cinque al mondo”. Intanto, in Russia, dilaga il doping “I molti casi nell’est sono dovuti all’uso di doping ‘stupido’, più facilmente identificabile rispetto a certe sostanze diffuse in Europa, e a un deficit etico – più che degli atleti – da parte degli allenatori: sono loro i primi a dover educare un atleta all’importanza dell’onestà e ad allontanarli in caso rifiutino. Se trovassero un mio atleta dopato, dovrei essere io il primo radiato e questo nonostante alleni atleti internazionali, che non conosco fin da quand’erano piccoli”.
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