Per uno sportivo, non c’è nulla di meglio che chiudere la propria carriera con una vittoria: dodicesimo titolo italiano consecutivo (diciassette totali) per la sua società, Santa Lucia di Roma, ai Campionati Societari di Lignano. Come in una tesi di laurea, Serena Scipione chiude con i ringraziamenti “I miei compagni che in questi anni mi hanno supportato e sopportato (ride), gli accompagnatori, il mio secondo allenatore Enrico Testa e ovviamente ‘the coach’ Riccardo Vernole, a cui devo tutto”. E proprio il ct della nazionale di nuoto paralimpico, da lei, vorrebbe un nuovo capitolo “In ogni caso non abbandonerò del tutto le piscine e sarò sempre pronta a dare una mano per i campionati societari. Ma vorrei diventare allenatrice, anche di normodotati? Magari, sarebbe un sogno, anche se il primo è trasmettere la mia passione ad altri atleti paralimpici. Una via teoricamente percorribile, come spiega il Presidente della Federazione Italiana Nuoto Paralimpico Roberto Valori “Sono, però, due percorsi separati. E mentre noi accettiamo istruttori col primo brevetto Fin per il corso allenatori per atleti disabili, la Federnuoto non fa lo stesso con chi abbia il primo brevetto Finp. Ma è anche comprensibile da parte loro, per un fatto di peculiarità”. Un nuovo obiettivo da inseguire per la bella Serena, come al Salotto Acquatico di Swimbiz.it quando sognava le Paralaimpiadi di Londra 2012(guard il video). Nel frattempo, accarezza i suoi ricordi più preziosi “Le trasferte, quando il legame con i compagni si rafforza e ci si diverte insieme come matti - e poi, ai Campionati di Lignano – il lungo abbraccio con Giulia Gadola, dopo tante gare da avversarie”. E presto sarà nuovamente tempo di “Scipione l’africana” “In estate tornerò in Africa da volontaria, come lo scorso anno(leggi qui)”.
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