Il Tuffo perfetto

Il punto acquatico - L'editoriale del direttore Christian Zicche

Il commento del direttore: Tania, la storia oggi passa dal tuo trampolino...

Copyright foto: lapresse/deepbluemedia

Nulla è impossibile, da oggi ne sono convinto ancor di più. Guardo con emozione i salti e l’oro mondiale di Tania Cagnotto: il tuffo - meglio i tuffi nella sequenza finale - perfetto, esiste. Esiste eccome. Al formato di un’opera d’arte, un quadro impressionistico: ferma sulle punte Tania, concentrata, le braccia che prendono la posizione, il silenzio che apre al colpo di pennello della perfezione. La tv schiaccia un po’ la prospettiva, ma in un metro tutto è terribilmente complicato e complesso, dal tempo ridotto, alla forza di gravità che non ti dà la forza di un respiro, e sei già arrivata. Cagnotto sfrutta l’infinito momento, riduce la Cina a una muraglia un po’ sgretolata. Le inarrivabili con gli occhi a mandorla non lo sono più, sotto i colpi del trampolino che si piega, flette, e rimbalza tutto d’oro quarant’anni dopo. Era il 1975 con l’Angelo biondo Klaus Dibiasi dalla piattaforma del mondo. Oggi quell’angelo è ritornato, come un tuffo ritornato carpiato, ha fatto la gara, l’ha condotta, l’ha dominata. In una trance collettiva di noi tifosi,nel silenzio rotto solo dallo zampillo che fende l’acqua e inquadra tutta la profondità di gloria che si apre quando emergi. Mentre She e He, le cinesi, forse avranno immaginato per la prima volta anche per loro che quell’angelo di Tania, a un certo punto, avesse anche le ali.
 
zicche@swimbiz.it

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