Questa volta, ai 'box' bolognesi, non si testano solo i 'bolidi' come Dotto, Santucci, Ferraioli... ma anche i 'prototipi', i giovani velocisti in crescita come Alessandro Bori e Giuseppe Guttuso. L'Università di Bologna, come sempre, è polo d'attrazione per il nuoto italiano, offrendo la possibilità di eseguire test scientifici sulla performance degli atleti "Cossichè gli allenatori abbiano a disposizione dati oggettivi, che vadano oltre il cronometro" spiegava l'ottobre scorso, a Swimbiz, il tecnico federale Claudio Rossetto(leggi qui). Analisi ancor più importanti, considerate le difficoltà dell'idrodinamica, in uno sport in continua evoluzione; tanto che il professor Giorgio Gatta, docente all'Università di Bologna, intervistato da Swimbiz l'anno scorso(leggi qui) dichiarò "Pensando anche alla frequenza con cui s'infrangono record mondali, il nuoto può essere considerato uno sport ancora all'età della pietra". E il giovane Guttuso ha avuto la grande opportunità di beneficiare di tali test, in quanto membro del progetto di sviluppo dei giovani Take Your Marks Swim Your Best di Arena e Fin "Per me questo è un giorno molto importante, perché ho già fatto un meeting con la Nazionale, ma è la prima volta che partecipo a questo progetto insieme ad alcuni dei più forti velocisti italiani - le sue parole, riportate dal sito federale - questi test servono per conoscersi al meglio e per scoprire, con prova scientifica, quali sono gli aspetti su cui lavorare per perfezionare le performances, al di là dei singoli modelli di allenamento: un privilegio che non tutti i nuotatori hanno". Cesare Butini, Direttore Tecnico dell'Italnuoto, precisa "In questi giorni, si è analizzato esclusivamente l'aspetto biomeccanico, ossia quanto si riesce ad essere efficienti in acqua. Per noi è fondamentale: si tratta di capire come, a parità di velocità, consumare meno".
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