Stavolta sono due. Da una parte la prima accoppiata vasca-acque libere nella storia dello sport statunitense, Chloe Sutton, un bronzo e un argento mondiali in vasca corta, che ha scelto il suo 23° compleanno per dire “Io smetto”. E tornano in mente le recenti parole di Federico Colbertaldo a Swimbiz, su quanto negli Usa possa essere meno doloroso, in giovane età, il momento del ritiro agonistico(leggi qui). Dall’altra parte, il ventiquattrenne olandese Jasper Van Mierlo, che ha annunciato il ritiro su Twitter, gelando le speranze orange al maschile. Van Mierlo era stato indicato nientemeno che da Pieter Van Den Hoogenband come primo olandese a poter scendere sotto i 22” nei 50 stile; l’anno scorso, si unì al team Adn Swim Project di Caserta, nuotando anche al tradizionale memorial Ottaviani di Roma al centro federale di Pietralata(leggi qui). Il ritiro in giovane età non è una novità nel nuoto. Il più recente, il tedesco Markus Deibler, analizzato sul lato sportivo e sociale dall’ex azzurro Luis Laera(leggi qui). Anche l’Italia ha avuto la sua dose di prematuri addii e lanci di agenzia, ricordando il “Mi è crollato il mondo addosso” con cui Alessia Filippi, dopo una carriera che contò anche un argento olimpico e un oro mondiale, si congedò dal nuoto nuotato. Ma si ricordano altri casi eccellenti come Laure Manaudou e Camille Muffat, le due gran dame del nuoto francese. Ma lo sport insegna anche che, usando le parole di Stephen King, a volte ritornano…
In un'intervista esclusiva a Swimbiz, Jasper Van Mierlo ha rivelato le ragioni dietro al suo ritiro e ha esaltato il nuoto italiano(leggi qui)
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