Il primo momento clou del nuoto in vasca ai Mondiali di Kazan, per l’Italia, arrivava già alla prima giornata. Staffetta 4X100 stile uomini Luca Dotto-Marco Orsi-Michele Santucci-Filippo Magnini in finale col 3° tempo (3’14”44) che vale anche la qualifica olimpica. Azzurri soddisfatti al microfono Rai di Elisabetta Caporale “Buono per rompere il ghiaccio – letteralmente – bisogna abituarsi al freddo” commenta Dotto, e Orsi promette “Per la finale mi taglio la barba per andare più forte”. Primi tempi di Russia e Brasile, fuori storiche realtà natatorie come Stati Uniti, Australia e Germania. In finale e alle Olimpiadi anche la staffetta veloce femminile Erika Ferraioli-Silvia Di Pietro-Federica Pellegrini-Laura Letrari, 7° tempo con 3’37”88. “Buono rompere il ghiaccio così” commenta Pellegrini in zona mista. Sorridenti le gemelle Ferraioli e Di Pietro, più amareggiata Letrari “Mi dispiace non aver dato almeno un 54” a questa staffetta”. Nell’altra batteria i monitor impazziscono, dando gli Stati Uniti come Hong Kong. Diletta Carli in forma sui 400 stile libero, 6° tempo entrando in finale (4’07”15) ex aequo con la quasi omonima Carlin; Alice Mizzau diciassettesima (4’10”92), fuori dalla finale, e Katie Ledecky già di un altro pianeta in 4’01”73. Dopo il record europeo di Katinka Hosszu nei 200 misti(leggi qui), la mattinata di batterie era continuata con i 50 farfalla, con un Florent Manaudou subito in palla in 23”15, l’ex olimpionica sorella Laure è commentatrice per la tv francese, e l’azzurro Piero Codia che col 18° tempo (23”81) non trova l’accesso in semifinale. Nei 100 rana uomini curiosa prima batteria in singolo con Luca Sacchi al commento Rai che va di citazione “Un uomo solo al comando”. Lorenzo Antonelli 1’02”20 37° fuori dalla semifinale; Adam Peaty record dei campionati in 58”52 e duellerà con Cameron Van Der Burgh (58”59). Fuori il campione mondiale in carica, l’australiano Christian Sprenger.
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