Non i duri allenamenti o la prospettiva di altri mestieri. No, dietro al ritiro dalle gare del ventiqauttrenne sprinter Jasper Van Mierlo ci sarebbero ragioni pratiche “Ho valutato per diversi mesi la possibilità di mollare tutto. Anzitutto, tra federazione e sponsor erano finiti i soldi per continuare ad allenarmi in Italia – nel team internazionale Adn di Andrea Di Nino a Caserta – anzi, la federazione olandese era così arrabbiata per la mia decisione di allenarmi all’estero, che non mi avrebbe più permesso di nuotare per la nazionale. Impossibile, poi, trovare un altro team d’élite a così poco tempo da Rio 2016” dichiara, in esclusiva per Swimbiz. Non chiude le porte a un possibile ritorno in piscina, ma per il momento “Mi cercherò un lavoro e mi preparo al nuovo anno accademico”. A lungo termine, non esclude nemmeno la possibilità, come ha fatto recentemente il russo Vyatchanin “Di nuotare per un altro Paese. Magari anche l’Italia, se ci fosse la possibilità”. E del resto l’Italia e il nuoto italiano gli sono rimasti nel cuore(foto) “L’Italia mi ha reso una persona migliore in diversi aspetti. Come atleta, sono migliorato nelle partenze, nella velocità, nelle virate e nel colpo di gamba a delfino – e come uomo – sono cresciuto mentalmente, imparando a vivere per conto mio. E ho incontrato persone meravigliose da cui ho imparato tanto. Sicuramente tornerò qui un giorno, magari per lavoro, magari per una vacanza, magari solo per una nuotata. Al di là di tutto, mi sono divertito nella mia carriera natatoria”.
L'intervista di Swimbiz.it è stata ripresa da Swimmingworld.com
Jasper, the ostracized Dutch who celebrates Italy “This country made me a better athlete and a better person”
Not hard training nor perspective of other works. No, behind 24 years old sprinter Jasper Van Mierlo’s retirement there would be practical reasons “It took me a few months to evaluate my decision. First, there is not enough money to continue swimming in Italy – at Andrea Di Nino’s ADN international team in Caserta - and the Dutch national federation will not allow me to join the Dutch team again, because they are still angry at me for leaving to Italy. It was also impossible to find another professional team in a short period time and so close to Rio 2016” he says in exclusive to Swimbiz.it. He doesn’t’ close the door to a possible return to swimming, but for now “i'm going to take a job and start studying again in the new Academic year”. Not for short term but he even think about, just like Russian Vyatchanin(read more here) “Competing for another country. Even Italy itself, if there were possibility”. Indeed, Italy and Italian swimming are in his heart (picture) “Italy made me a better person in several aspects. First it made me a better swimmer both mentally and physically. Improved my speed, my start, finish and turns. But also learned to have a better dolphin kick – and, as a man - also made me stronger mentally, I learned to live on my own, and focus only on swimming. I've met wonderful people who I learned from a lot! I will defenitely come back to Italy one day, maybe for work, maybe for swimming or maybe just for a holiday. Overall, I have had an amazing time in my swimming career”.
Swimbiz interview is also on Swimmingworld.com