Cosa passa nella testa di un ragazzo che a 21 anni si ritrova trattato da imperatore del suo Paese e di tutto il Sud-Est Asiatico? “Mi sono ritrovato a non voler nuotare. Quando hai raggiunto il tuo sogno, è dura trovare le motivazioni per ricominciare a lavorare duro per quattro anni e chissà quanti ancora” ammette a The Straits Times Joseph Schooling, campione dei 100 farfalla a Rio 2016, primo oro olimpico di Singapore, il ragazzo che ha battuto il terzetto Phelps-Le Clos-Cseh. Una ‘sbornia olimpica’ durata più di quanto avrebbe voluto. Studia e si allena in America, voleva solo essere un ragazzo di college come tutti gli altri, festeggiare con loro. Ma la maggiore differenza tra periodo pre e post olimpico “E’ che prima potevo tener fuori tutte le distrazioni, evitarle o ignorarle. Ma ora devo affrontarle. E devo affrontare le critiche, gestirle”.
Ma già il cognome, Schooling, suggerisce quanto questo ragazzo sappia imparare dagli errori. Ha visto l’americano Caeleb Dressell soffiargli il titolo universitario nei 100 yards a farfalla, il suo orgoglio ferito. Eppure, è stato un toccasana per Joseph “Ho riscoperto la sensazione della sconfitta. Non voglio provarla mai più - non sono mancate critiche, etichette come ‘meteora’ del nuoto - ora ho un nuovo obiettivo. Dimostrate loro che si sbagliano”. E, già che c’è, punta ora a superare il record mondiale di Michael Phelps nei 100 farfalla.