Sobrietà a diciott’anni, un keep calm alla Winston Churchill da chi in patria hanno già soprannominato Principe Kyle. Kyle Chalmers, campione olimpico dei 100 stile libero, ammette al Sidney Morning Herald “Non direi che fossi uno dei grossi calibri. Se guardo Rio, non ero il migliore nuotatore in vasca e penso di aver solo avuto fortuna”. Se in Australia, scrive il quotidiano, i nuotatori non sono più le “Star da scatola dei cereali” di una volta, l’esposizione mediatica di Chalmers è stata solare. Ma niente voli pindarici per il neo olimpionico. In fondo, la sua è la storia di tante finali olimpiche. Dove non vince il favorito, il più forte o neppure il miglior tempo stagionale. E’ uno sport a sé, un mondo d’acqua con regole tutte sue, dove i nervi o un singolo particolare sbagliato fanno tutta la differenza del mondo. Dov’è più raro vedere record mondiali, specie in finale(leggi qui). E dove un cane sciolto si può dimostrare tanto bravo, o fortunato, da sfruttare il momento.
Cogli l’attimo, o meglio, cogli la giornata scriveva il poeta latino Orazio, ma pochi ricordano il seguito della frase: cogli la giornata, non credere al domani. Chalmers al momento sembra non crederci, o quantomeno non dà per scontata la sua consacrazione. Stanotte a Brisbane inizia ufficialmente il nuovo quadriennio olimpico, con i campionati nazionali in vasca corta. Il principe Kyke accarezza l’idea dei 200 stile e in Australia già pongono l’accento sul possibile, nuovo duello tra un australiano e Sun Yang. Non a caso, l’Herald titola “Prima Mack Horton, ora Kyle Chalmers potrebbe andare a caccia del cinese Sun Yang – e l’incipit – come se Sun Yang non ne avesse abbastanza degli Australiani”. Le polemiche di Rio hanno lasciato strascichi. I quotidiani Aussie non vedono di buon occhio il cinese, i fan di Sun non hanno gradito le parole al vetriolo di Horton e continuano a intasare i suoi profili social. Per capire il livello di trolling quotidiano che colpisce Horton, basti ricordare quanto scriveva il Daily Mail durante i Giochi di Rio: i tifosi di Sun Yang superano la popolazione totale dell’Australia.