La classe è acqua: Giorgio Lamberti a Swimbiz “Il nuoto scuola per dirigenti. Olimpiadi? Prima fare sistema e rilanciare impianti”

Generazioni di campioni

I suoi trionfi, e più tardi quelli di Emiliano Brembilla, anticiparono l’anno zero del nuoto italiano, Sidney 2000 “Per qualche tempo accompagnai la nazionale giovanile, quindi considero Rosolino, Fioravanti e gli altri come miei fratellini – racconta a Swimbiz.it Giorgio Lamberti, ex campione d’Europa e del Mondo e recordman mondiale, oggi Presidente societario con un passato anche da Assessore. Dopo Sidney, l’Italia non guardava più le potenze natatorie dal basso, ma si univa a loro. E il nuoto, insieme ai suoi fratelli acquatici, piombò al centro dello star system “L’evoluzione del nuoto è passata anche dalla comunicazione. In questo, Swimbiz è un esempio. Lo tratta quotidianamente e non si ferma al risultato, ma racconta anche l’aneddoto che fa notizia, proprio perché il nuoto è sport di massa.

Giorgio Lamberti (Rai Sport)

E Lamberti concorda con Swimbiz(leggi qui) sul fatto che il nuoto italiano sia ora entrato in una nuova fase, capace di avere un impatto sulla vita imprenditoriale, sociale e politica del Paese “Vedo molti ex nuotatori che hanno oggi ruoli manageriali o dirigenziali – non solo  ex olimpionici, pensando all’imprenditore Michele Garufi(leggi qui), al ruolo di Giuseppe Castagna in Banco Bpm, al magistrato Riccardo Targetti il nuoto porta salute e positività, ma è anche formativo, perché non perdona nulla. E’ un termometro di disciplina, costanza e caparbietà personali e la ‘condanna’ è la piastra. Per questo sforna ragazzi maturi, adulti che sanno cos’è il lavoro. Idem dicasi per la politica "Guardate Paolo Barelli. Fu un campione di nuoto caparbio... e non si può che non lo sia nelle sue battaglie politiche".

Proprio questi manager 'nati in acqua' possono fungere da anello di congiunzione tra sport e amministrazioni locali “I Comuni devono capire che gli enti sportivi producono indotto, turismo sportivo. Guardate Riccione: grazie alle gare di nuoto, ma anche master, synchro ecc. riempie gli alberghi anche in periodi di bassa stagione turistica”. Stesso discorso per gli impianti sportivi, base imprescindibile “Si è già fatto un censimento delle strutture nazionali, ora analizziamone le criticità e studiamo impianti sostenibili dal punto di vista ecologico ed economico,  fruibili anche dopo il grande evento, 365 giorni l’anno. In questo senso “E’ sconcertante che Milano, città emblematica che ha cambiato pelle negli anni, proprio in ambito sportivo abbia questo ritardo imbarazzante – specie in fatto di piscine – poco è cambiato da quando nuotavo alla Mecenate”. Rivedremo mai le Olimpiadi estive in Italia? “Tutto è possibile, ma serve una visione ampia. Occorre che mondo dello sport, comuni, regioni, governo ecc. facciano sistema. Le risorse finanziarie ci sono, penso ad esempio al Credito Sportivo, ora rilanciamo gli impianti”.

moscarella@swimbiz.it

 

Il tecnico Fin Stefano Morini, allenatore di Detti e Paltrinieri, ha ritwittato l'intervista di Swimbiz
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