La flop & top dei grandi eventi sportivi

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L’incubo peggiore per un organizzatore di eventi? Avere la sala vuota, ovviamente. Pericolo che rischia di diventare sempre più concreto per i Giochi del Commonwealth di Glasgow 2014. A due mesi dalla cerimonia di apertura al Celtic Park, l’alta disponibilità dei biglietti comincia a preoccupare gli organizzatori, che al momento preferiscono non precisare il numero dei tagliandi invenduti. Il problema principale sembrerebbe riguardare il prezzo eccessivo dei tickets, che si aggira tra £ 80 e £ 250. Il sold out è stato registrato per poche sessioni sportive, tra le quali rientrano quelle degli sport acquatici (nuoto e tuffi), che, a quanto pare, sembrano attirare ancora un cospicuo numero di spettatori. Ma organizzare un evento di grande portata non è certo cosa semplice. Basti pensare al delirante allestimento delle Olimpiadi di Rio 2016, ancora in alto mare, tanto da far pensare ad una possibile sede alternativa. Innovare è la parola chiave. Che l'evento sia piccolo o grande, è necessario trovare novità per attirare sempre un maggior numero di persone. Lo sanno bene Mina Forte, artefice del memorial Ottaviani, o Stephan Caron che, al motto “Il nuoto non può vivere di soli Mondiali e Olimpiadi”, ha preparato con giudizio il meeting internazionale Singapore Swim Stars per il prossimo settembre, in un impianto avveniristico da 4500 posti. Che, si spera, non rimarranno vuoti.
 
capilongo-broussard@swimbiz.it

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