La Marsigliese di Paolo Malara “Il vero orgoglio non è vincere, ma costruire qualcosa di duraturo”

Copyright foto: Nice Waterpolo

La Nizza della vasca richiama subito il nuoto, la generazione di Londra 2012 col tecnico Fabrice Pellerin e i campioni Yannick Agnel, Clément Lefert e la sfortunata Camille Muffat. “Ma il nuoto salì di livello solo quando la pallanuoto iniziò a decrescere - racconta a Swimbiz.it Paolo Malarasono stato lì dal ’96 al 2005. Abbiamo vinto lo scudetto, sì, ma l’orgoglio più grande è vedere che abbiamo costruito qualcosa di duraturo. Malara guidò anche la nazionale transalpina “Anche lì, è bello sapere di aver lasciato qualcosa. Ogni Ct ci ha messo del suo e sono cresciuti fino alla qualificazione alle Olimpiadi di Rio. Nizza vede oggi un altro italiano, Marco Fusco, guidare le giovanili(leggi qui). E conserva intatta la sua stima per Malara, anche ora che allena i ‘rivali’ del Marsiglia. Ovvero, quello che negli ultimi anni è stato il vero fulcro del nuoto maschile e della pallanuoto francese. Manaudou, Lacourt, Metella, Bousquet si allenano tutti qui “E il tecnico responsabile è Romain Barnier, head coach della nazionale. Hanno una grande organizzazione e una piscina coperta, da 50 m, da 3000 posti a sedere. C’è anche un progetto per espandere la vasca esterna e poterla usare anche in inverno”. Al momento hanno due filosofie diverse, Malara e Barnier “Io voglio sempre che in squadra almeno 2-3 posti siano riservati a ragazzi del vivaio. I giovani devono sapere che possono arrivare in prima squadra – nel nuoto, di contro – la tendenza è stata soprattutto scovare i migliori atleti di altri club. Ma credo che in futuro vorranno potenziare anche il settore giovanile”.

moscarella@swimbiz.it

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