Due trofei europei in Italia e Recco in finale di Champions League. Dominio tricolore in Europa e per Francesco Postiglione, ex campione di Settebello e Posillipo “Fa pensar bene anche per le nazionali, anche se sono diverse dai club. I Mondiali sono un bel banco di prova per le Olimpiadi”. Attuale vicepresidente in Federnuoto, nonché commentatore Rai per le partite di pallanuoto, analizza a Swimbiz.it il suo mondo a 360°. Attualmente coesistono società dilettantistiche e di capitale. Da avvocato, Postiglione spiega: “E’ una situazione molto ad personam e la legge lo consente. Può anche dipendere da situazioni fiscali personali che esulano dalla Fin. Anche la legge 91 del 1981 permetteva di far convivere sotto i cinque cerchi le federazioni professionistiche e dilettantistiche”— tuttavia —“per me non è una discriminazione: ognuno, in base alla sua situazione, modula la forma giuridica che preferisce". E per arrivare a un’omogeneità giuridica “Deve prima crescere il volano economico del movimento”. Come primo passo, afferma il Vicepresidente: “Le società di prima fascia, in A1 e A2, dovrebbero investire in marketing e comunicazione, farsi conoscere e creare personaggi dal seguito extrasportivo, vedi Perez. Abbiamo argomenti per far parlare di noi” — il secondo punto – “è rendere le partite uno spettacolo con eventi a latere della partita, per intrattenere giovani e adulti, portare al match l’appassionato, ma anche la famiglia”. Sul prodotto televisivo: “servono piani vasca ottimali per la diretta, se si vuol spingere lo sponsor a investire. E se aumenta il business, puoi aggiungere telecamere: a Olimpiadi e Mondiali sono 17”. Si vedono, poi, situazioni agli antipodi. Como Nuoto rinuncia all’A1 “Dispiace sia successo a una grande squadra del nord. I costi non sono esorbitanti e ogni squadra modella i rimborsi agli atleti, ma ci saranno stati fattori di criticità – viceversa, Sergio Tosi vuole espandersi a Roma(leggi qui) – non conosco le sue intenzioni, ma è un ottimo dirigente acquatico e sa portare in alto quel che gestisce”. Infine, un pensiero alla sua Napoli “Pian piano sta tornando una buona potenza, visto il numero di società tra A1, A2 e B. Mi auguro sinergie e prestiti di giocatori tra squadre di serie diverse”.
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