La parola al Boss “Detti non per caso, ma per grinta. Magnini ‘tira’ ancora”

Copyright foto: ufficio stampa ghiretti

Una prima giornata ricca di soddisfazioni per l’Italnuoto, agli Europei di nuoto di Netanya 2015. Vasca corta, il che vale una premessa di Paolo Bossini, ex azzurro e commentatore tecnico per Swimbiz.it “Gli atleti vanno giudicati secondo il loro percorso. Se qualcuno non ha finalizzato per questa manifestazione, non è per arroganza, ma strategie differenti”. Anche perché c’è chi è capace di vincere comunque finalizzare “Per Paltrinieri nei 1500 vale davvero lo sport ‘Impossible is nothing’ – anche se poi, con un Detti così, il Boss ha già pronto il controproverbio – mai dire mai”. Gabriele Detti, che oggi ha superato persino mister leggenda Emiliano Brembilla "Che nei 400 ha scritto davvero la storia del nuoto" e ritorna il “Tanta roba” già espresso in telediretta Rai. Il modo in cui l’ha fatto “Vincendo per 4 centesimi, non è per fortuna. Significa che voleva davvero questa medaglia. Ricordo quando nuotai i 200 rana alle Olimpiadi di Atene 2004, ero giovane e inesperto… per paura di non finire bene la gara, attaccai ai 50 m invece che ai 75. Non andai a podio per 4 decimi”. L’Olimpiade, un mondo a sé “Dove in finale può succedere di tutto. Anche Scozzoli, ragazzo splendido peraltro, può togliersi soddisfazioni”. Il difficile, piuttosto, è entrare in finale “Rispetto agli stranieri, noi italiani spesso tendiamo ancora a non andare forte al mattino”. Oggi l’ha fatto Matteo Rivolta “Migliorandosi il pomeriggio. Cambiando allenatore si cercano nuovi stimoli, poi però bisogna sfruttarli per darsi la carica”. Parlando di stimoli “Vincere una medaglia qui ti gasa per la stagione” e qui Bossini si autocensura per scaramanzia. Felicissimo per il suo amico Sabbioni, di cui aveva pronosticato ieri il grintoso avvenire(leggi qui), sulla 4x50 d’argento “A prescindere da chi nuoti, la nostra velocità tira sempre fuori gli attributi - e poi c’è chi non passa mai di moda - per me il ‘carro’ lo tira ancora Magnini, alla sua età è ancora lì a buttare sangue e insegnare come si vince una medaglia”. Infine, uno scorcio sull’estero “Una Katinka Hosszu da noi è ancora impensabile. Ma anche in Italia si sta iniziando a far nuotare più gare e più spesso”.
 
moscarella@swimbiz.it

Facebook
Twitter
LinkedIn
WhatsApp
Telegram