Velodrome di Berlino, Europei 2014 e sulla stampa scorre l’inchiostro. Protagonista il nuoto, con i suoi campioni. Detti e Paltrinieri si qualificano in finale 1500 m stile, con Greg in piena forma e Gabriele che dice alla Gazzetta dello sport “Battere Gregorio? proverò a disturbarlo”. Sulla semifinale 200 stile, col veterano Filippo Magnini e il diciannovenne Andrea Mitchell D’Arrigo, il Messaggero commenta così la finale mancata per un centesimo dal romano "fuori per un capello". “Ora si scateneranno le polemiche sul giovane diciannovenne, per l’uscita di scena livido e senza fermarsi né con la Rai, né con le tv e né con i giornalisti della carta stampata - scrive invece il Corriere dello Sport, che riprende anche l’incoraggiamento del capitano Magnini – è bravo, si rifarà”. Sull’episodio del mancato stop con i giornalisti, scrivono anche il Corriere della sera “D’Arrigo non la prende molto bene” e la Gazzetta dello sport “Mitch se ne va con l’umore nerissimo, senza fermarsi per ‘scelta personale’”. Repubblica confronta la battuta di Giorgio Cagnotto “Tania sta facendo un lavoro più leggero, per non fondere il motore in vista di Rio – con la gara di Mitch – all’improvviso sembra essersi squagliato, invece, il motore di Andrea D’Arrigo”.
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