La rivoluzione culturale comincia dal nuoto

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Rivoluzione culturale. Si potrebbe sintetizzare così l’operazione che ha preso il via in diverse aree del globo. Con lo scopo di promuovere nuoto e, attraverso di esso, migliorare la qualità di vita della popolazione. In Uganda, scriveva Swimbiz tempo fa, prende vita un centro acquatico di vaste dimensioni, in cui potranno allenarsi gli atleti africani e che servirà a far avvicinare soprattutto i più giovani agli sport acquatici. Dal continente nero ai Caraibi. In Trinidad&Tobago è in costruzione un centro acquatico da miliardi di dollari, che dovrebbe essere completato entro maggio 2015. Il paese conta già su un top swimmer mondiale come George Bovell (foto), ma l’impianto, a disposizione di tutti i cittadini, promuoverà il nuoto e uno stile di vita sano e attivo. “E’ importante”, ha dichiarato il ministro dello sport Anil Roberts, “che tutta la popolazione impari a nuotare, visto che viviamo su un’isola completamente circondata dall’acqua”. Spostandoci nel Vecchio Continente, emblematico è il caso della Turchia, potenza economica emergente, che sul nuoto punta forte. E per incentivare la popolazione ad avvicinarsi all’ars natatoria, sono stati chiamati Bob Bowman, mentore di Phelps, come consulente e, per i giovanissimi, il nostro Corrado Rosso. E chissà che, presto, queste operazioni acquatiche non comincino a dare i loro frutti.
capilongo-broussard@swimbiz.it

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