C’è del comico in quel burlone cinese che è diventato Sun Yang, quasi a chiedergli caro Sun tu vò fa l’italiano? Noi italiani che della comunicazione siamo sempre stati i principi, o giù di lì. C’è bastato un normal cinese traduttore(leggi qui), a noi di Swimbiz (e quanti ce ne sono in giro) per, come si dice a Roma sgamare il muraglione costruito con astuzia dal Sun Burla e dai suoi creativi. Ci ha tenuto per la bracciata il fenomeno dei 1500, braccino corto quando si tratta di sponsor, e infatti si sarà fatto una grossa e sana risata, beato il nostro gigante che sul vengo vado scompaio riappaio, insomma le trova tutte lui(leggi qui). Se la saranno fatta nel costumone, o penseranno di aver vinto alla lotteria senza di me, avrà pensato dentone millecinque. Nessuna delle due caro Sun, che riappari tentando di burlettarci, ma qui gli idiogrammi riusciamo anche a tradurli e intanto ti sei rifatto vedere, mentre Gregorio Paltrinieri la prende con filosofia natatoria in una whatsappata “idolo, ci ha burlato a tutti”, papale papale. Già, amici miei del club Sun Burla. Qui diciamo ride bene chi ride ultimo, o almeno così ci auguriamo che vada perché della scaramanzia siamo campioni del mondo in tutte le distanze, aricaro Sun Burla. Ben ritrovato, almeno adesso abbiamo una vasca completa di tutto quello che può capitare a Rio, o giù di lì.