Non è l’unico, ma in un certo senso capeggia quel manipolo di grandi interpreti e personaggi del nuoto francese che quest’anno chiuderanno la loro carriera(leggi qui). Quattro gli ori mondiali in vasca lunga e il record europeo dei 100 dorso (52”11) per Camille Lacourt, che certo non ha mai vinto una medaglia olimpica come Florent Manaudou o Yannick Agnel, ma ha saputo oltrepassare i confini della vasca come pochi altri. Testimonial conteso dai marchi di lusso. Mostrando un’immagine a tratti inedita del nuotatore, gaudente e sfarzosa. Immagine che in realtà cozza con una personalità sempre rispettosa e mai superba. Passato anche da un tumore, fortunatamente rivelatosi benigno e non cancro(leggi qui), all'anca. Diventato sex symbol internazionale - questa invece è una lunga tradizione del nuoto, sia al maschile, sia al femminile - ben noto alle italiane anche grazie a un noto spot in coppia con Gerry Scotti.
Questo week end all’Euro Meet del Lussemburgo, presente anche una folta rappresentativa azzurra, Lacourt parteciperà alla prima tappa di un ritiro annunciato. A 31 anni, e ne compirà 32 ad aprile, ha infatti dichiarato che si fermerà ai Mondiali di Budapest. Non deve sorprendere il fatto che scelga un Mondiale post olimpico, invece di un’Olimpiade, come gran finale. Budapest è una della capitali acquatiche del mondo, palcoscenico ideale per calare il sipario. Magari con una medaglia nei suoi 50 dorso, gara assente nel programma olimpico. Ma gareggiare sapendo che sarà la tua ultima gara toglie o mette pressione? Al Settecolli di due anni fa, l’esperto Corrado Rosso espresse al Salotto Acquatico di Swimbiz.it il suo punto di vista: