Chi è Jordan Pothain? titolava L’Equipe due giorni fa. Sì, perché in mezzo a tutta la caotica vicenda di Yannick Agnel, giudicato terzo nei 200 m stile libero ai campionati francesi per un probabile errore tecnico nel cronometraggio(leggi qui), s’inserisce questo ventiduenne rampante.
Il debutto in nazionale lo scorso anno ai Mondiali di Kazan, in questa stagione si era già messo in luce a gennaio a Austin, Texas, bronzo nei 200 stile in 1’48”62 davanti anche a Michael Phelps. Oggi, a Montpellier ha vinto i 400 stile 3’47”77. Non abbastanza per il tempo limite fissato dalla federnuoto francese per la convocazione in nazionale olimpica per Rio 2016, ma 5° tempo al mondo quest’anno. Agnel non ha nemmeno partecipato alle eliminatorie. Scioccato da quanto accaduto nei 200, ha dichiarato di accarezzare l’idea del ritiro post olimpico, pur precisando di non aver preso ancora alcuna decisione definitiva.
Ma il più atteso oggi era certamente Camille Lacourt. Era nervoso al debutto dei campionati, disposto persino a nuotare metà dei 200 dorso pur di fare un test in più in vista della gara odierna. Preoccupato da criteri di selezioni estremi che già mesi fa giudicò pubblicamente"Folli". Fu in parte profetico, perché il numero di francesi qualificati attraverso il tempo si conta sulle dita di una mano. Ma il quattro volte oro mondiale non ha tradito le attese, le eliminatorie di stamattina l'hanno tranquillizzato e in finale ha nuotato sotto il limite per volare ai Giochi di Rio nei 100 dorso e registrando il 2° tempo mondiale dell'anno (52"97) nei 100 dorso. La sfida all'australiano Mitchell Larkin è lanciata.
Intanto, agli Open di Stoccolma la svedese Sarah Sjostrom furoreggia anche nei 100 m stile libero, 52"78 miglior tempo mondiale dell'anno.