Una tradizione biennale che si rinnova dal 1985, che abbraccia principati come repubbliche, isole come Paesi montani. Un’altra Europa, sportiva, unita al grido di: ci siamo anche noi. Da lunedì 29 maggio a sabato 3 giugno, tornano i Giochi dei Piccoli Stati d’Europa. Ospitati a un passo dall’Italia, a San Marino, nel centro olimpico Multieventi Sport Domus di Serravalle. Manifestazione che insegna una delle più importanti lezioni dello sport: trovare la propria dimensione, qualunque sia, e dare il massimo in essa. Come il lussemburghese Raphaël Stacchiotti, una sorta di ‘Phelps’ della manifestazione per titoli vinti, ma anche atleta olimpico 2012 e presenza fissa a Europei e Mondiali. O la giovanissima maltese Francesca Falzon Young, in pura estasi lo scorso ottobre per aver potuto partecipare alla tappa di Doha della Fina World Cup, gareggiando contro i suoi idoli.
San Marino è un centro importante anche per il panorama natatorio italiano. Qui ogni anno si tiene il Meeting del Titano. Atleti sanmarinesi sono comuni alle gare nostrane. E la repubblica ha spesso rappresentato un porto sicuro per tecnici e azzurri in cerca di una base d’allenamento. E chissà cosa potrà riservare il futuro a questi atleti, a questi Stati. Il nuoto è certamente democratico, dove basta un singolo talento per arrivare all’oro olimpico, a prescindere dalle dimensioni del Paese d’origine. Lituania, Suriname e Singapore insegnano. A patto, ovviamente, che quel talento incontri allenatori e strutture adeguate all’obiettivo.
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