Più della forza nelle gambe, del respiro controllato, delle pause programmate, è tutta una questione di testa. Un attimo d’incertezza può essere sportivamente fatale “Ma oggi è stata la mia arma in più” dichiara a Swimbiz.it Martina Mongiardino, poco dopo aver vinto a Cagliari l’Oro europeo, con Record Mondiale Cmas nell’apnea endurance. Sedici vasche da 50 m “Sott’acqua, mi concentravo solo sulla linea nera da seguire - isolando ogni possibile interferenza esterna, tanto che nell'ambiente dicono 'acqua nell'acqua' - perché diventi un tutt'uno con essa. Quando riemergevo per respirare, inizialmente sentivo gli incitamenti del pubblico, poi nella parte finale di gara ho solo spento il cervello e sono andata per la mia strada”. Già campionessa iridata, sarà difficile, l'atleta Fipsas quest'anno aveva già stabilito due primati mondiali agli assoluti(leggi qui) "Ma non vengono mai naturali. Ognuno è frutto di tanto lavoro e sacrifici. Certo, scendere sotto questi 11'20"29 sarà difficile". E sul podio con lei, per il Bronzo, c'è Isabella Brambilla (12'09"49).