Greg Paltrinieri e gli ultimi scampoli aussie. Venerdì prossimo, in concomitanza con l’apertura assoluta - per il senso dei campionati italiani - nella solita ridente Riccione, il nostro golden swim boy si allenerà per l’ultima volta in questo 2017 nella terra dei canguri. Ci ritornerà il 27 dicembre, per il Capodanno al caldo. Sabato due dicembre rientrerà su Fiumicino, poi direttamente a casa a Carpi. Sbracciatina di rientro domenicale a scelta e finalmente alla corte del Moro (Stefano Morini n.d.r.) la settimana successiva. Per fare il punto australiano del carico di lavoro allenante e per rimettersi al cospetto del suo coach al Centro Federale di Ostia.
Poi sarà tutto un Europeo in corta dove lo attendono oltre alle infinite virate del chilometro e mezzo il solito ucraino Romanchuk - che avrebbe richiesto una nuova hospitality per qualche mese a Ostia in aggiunta al francese Joly(leggi qui), segno che da noi ci si allena bene e l’italiano (come lingua natatoria) va per la maggiore - e un già arrembante norvegese Henrik Christiansen che pare abbia cavalli motore già tirati a lucido. Insomma, la solita arrembante cavalcata walkiriana dei 1500 che entusiasma l’Italia.
Perché senza Gabriele Detti, al riposo forzato con la spalla birichina e infiammata, e con l’incognita Pellegrini (sulla distanza che farà) sarà tutto un assoluto e un europeo in mano alle seconde linee, o quasi. Se Simo Quadarella è già una super top, aspettiamoci i Sabbioni del rientro e i Martinenghi del cerca conferme. Due su tutti, per non parlare del resto della truppa azzurra, roba già da sgomitamento acquatico per trovare il volto più sorridente a Copenaghen europea. Il blocco di partenza è pronto.