E’ la Cnn a raccontare la storia di Achmat Hassiem, nazionale sudafricano in gara alle Paralimpiadi di Rio 2016. “Ho visto solo una pinna muoversi in acqua – ha raccontato – mi sono girato per vedere cosa stesse succedendo e fu allora che vidi metà della mia gamba già nella bocca dello squalo”. Hassiem sopravvisse all’attacco e in pochi mesi tornò in acqua. Iniziò ad allenarsi, diventando un nuotatore paralimpico. Si qualificò in nazionale per le Paralimpiadi di Pechino 2008 e, quattro anni più tardi, vinse un bronzo a Londra 2012. E senza sindromi da Moby Dick. Anzi, ora è diventato il migliore amico degli animali che quasi gli costarono la vita, collaborando con progetti di ricerca e protezione della biodiversità “Durante la mia carriera come animalista e attivista per gli squali, sono rimasto affascinato da queste creature. Vedere qualcosa che pesa oltre una tonnellata lanciarsi fuori dall’acqua è qualcosa di assolutamente incredibile. Qualcosa che non si vede tutti i giorni”.