Quattro settembre e per lei le vacanze non sono ancora arrivate. In questi giorni è in collegiale e domani la attende un volo per Penza, in Russia, dove si terranno dal 9 al 14 i Campionati Mondiali giovanili di tuffi. “Questa è l’ultima competizione e poi relax a casa, a Cosenza”, racconta a Swimbiz la tuffatrice e prossima studentessa universitaria Laura Bilotta, dopo i traguardi degli Eurojuniors: “ho conquistato l’oro da 1 m e il bronzo dai 3m: è stato il risultato migliore della mia vita” e delle Olimpiadi giovanili di Nanchino, “nessuna medaglia, ma contenta del mio piazzamento dai 3m, viste le difficoltà in qualificazione a febbraio”. Laura, socievole, coraggiosa “perché nel mio sport ci vuole coraggio” e determinata, è migliorata anno dopo anno “dalla categoria c3 fino all’attuale ultimo anno juniores, che lascerò per la Nazionale Senior”. Per lei, è anche il momento di “ampliare il suo programma, puntando a un aumento del coefficiente di difficoltà, per raggiungere le big: il mio idolo da sempre è Tania (Cagnotto n.d.r.) per la sua bravura e costanza”. Anche se Laura è sulla buona strada, ha già ampia esperienza, quasi da ventitreenne come disse a Swimbiz l’ex Azzurro Max Mazzucchi(leggi qui) “ho fatto tante gare, ne ho passate di cotte e di crude tra infortuni, medaglie d’oro e di legno. Ma ho ancora tanto da imparare”. Si allena al polo tuffistico cosentino, con l’ucraina Lyubov Barsukova da 5 anni, con cui “ho un rapporto stretto, quasi da mamma a figlia” e riflette sul mondo dei tuffi italiano, “è diverso rispetto alle altre Nazioni: impianti ottimali scarseggiano, salvo Trieste, Roma e Bolzano. Qui a Cosenza si spera di migliorare, poiché le mancanze ‘possono influire‘ anche sui risultati”.
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