“Un positivo passo in avanti” per Chris Bostock, a capo della Amateur Swimming Association, la federnuoto inglese che fa parte, insieme alle controparti di Galles e Scozia, Wasa e Sasa, di British Swimming. Con un cambio nel suo regolamento ufficiale, l’Asa - al contrario di Wasa e Sasa - apre all’uso in gara, per motivi religiosi o di salute, di un costume che copra più superficie del corpo rispetto a quanto normalmente consentito, come i burqini.
Il rischio era di vedere un esercito di furbetti del costumino, o meglio del costumone, abusare della regola per indossare mute o swimwear in poliuretano. Per questo, l’Asa specifica chiaramente che i costumi dovranno comunque essere in materiale tessile. Inoltre, un ufficiale di gara li ispezionerà attentamente prima di ogni competizione, valutando – con decisione definitiva – se approvarli oppure vietarli, qualora costituissero un vantaggio illecito in gara.
In allegato (in inglese), i dettagli del cambio di regolamento dal sito ufficiale dell'Asa: Clicca qui per l'allegato