Lo sport italiano piange Pietro Mennea. Da domani alle 9,00 al Coni, la camera ardente.

 Una notizia terribile per lo sport italiano. E' morto oggi a Roma, Pietro Mennea, uno dei simboli assoluti dell'atletica nazionale e Mondiale. Mennea ha raggiunto picchi assoluti nella sua specialità, la velocità vincendo la medaglia d'Oro olimpica ai giochi di Mosca nel 1980, nei 200 metri. Recordman assoluto, ha toccato il primato del mondo sulla stessa distanza, con il tempo di 19,72" alle Universiadi di Città del Messico del 1979, primato restato valido fino al 1996 e tutt'ora record continentale. Una carriera di trionfi con titoli europei (1974 e 1978), medaglie olimpiche e mondiali (bronzo nel 1972 a Monaco e nel 1983 a Helsinki). Un campione inarrivabile, grande avversario del doping e della slealtà sportiva. Il Presidente del Coni Giovanni Malagò ha annullato ogni impegno istituzionale, tornando nella Capitale, dove da domattina alle ore 9,00 al Coni sarà allestita la camera ardente.
 
guarnieri@swimbiz.it

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