Il 2012 sarà ricordato nello sport come l'anno olimpico di Londra, una città che affronta i cinque cerchi centoquattro anni dopo la prima edizione londinese. E come sarà il nuoto olimpico che da qui a qualche mese stabilirà le nuove gerarchie mondiali della piscina? Fare previsioni è sempre un mestiere azzardato, specie nella specialità della piscina dove basta veramente poco per cambiare un programma, per scoprire all'ultimo nuovi prodigi e talenti che magari non si erano calcolati in partenza, e attenzione a chi si copre fino all'ultimo come da tradizione, vedi i cinesi delle meraviglie svelate sul blocco di partenza.Un esempio su tanti? Basti pernsare al coreano Park che nel mondiale australiano del 2007 a Melbourne mandò in tilt più d'un giornalista ( compreso il sottoscritto) in debito di risultati e notizie personali sul nuovo fenomeno del mezzofondo. Questo ci basti per capire il giusto entusiasmo che ha permeato le settimane scorse i trials australiani e francesi, dove più d'uno s'è scatenato con tempini niente male-vedi il nuovo siluro annunciato Magnussen tra tutti- facendo gridare i più alla superiorità in termini di tempi rispetto ai nostri assoluti, dove si son viste buone cose, ma nullapiù. Ora la storia del nuoto degli ultimi dodici anni, parto dalla fantastica, per noi italiani, Sydney 2000, dovrebbe averci insegnato qualcosa: senza essere tifoso a tutti i costi, ma solo attento cronista, credo che fare i conti senza l'Italnuoto sia ormai un azzardo per molti, americani australiani francesi e inglesi in testa. A parte il fatto che andare super veloci adesso lascia il tempo che trova-chiedete al sornione Magnini di una certa finale mondiale nel 2005...- con tutto il super rispetto e l'impressione giusta per la già ottima condizione di alcuni nostri avversari , ma le olimpiadi sono fra qualche mese signori....e noi come da tradizione ci svegliamo più in là. Se poi vogliamo essere critici possiamo trovare tutte le sacrosante formule , ma a ben vedere la nazionale gode di buona salute. Scaramantici a mille -come è giusto che sia- nella lotteria della vasca dove conta tanto il momento e non quello che hai fatto quattro mesi prima, scommettiamo che super Magnussen e soci nelle diverse specialità più d'un azzurro guastafeste lo troveranno, senza parlare della Divina che fa caso a sè? e poi,dopo questa Olimpiade ci sarà un prossimo decennio di grandi speranze. E' vero , come dice l'amico Walter Bolognani, commissario tecnico delle giovanili, che sui giovani bisogna andare sempre con i piedi di piombo, ma se guardate in questi giorni ai giovanili di Riccione una certa annata del 1998 capirete perchè ci si può lasciare andare a facili -personali per carità- entusiasmi. zicche@swimbiz.it