Luca Dotto “Alle Olimpiadi con lo spirito di un bambino”

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E' un Luca Dotto carico e concentrato nella conferenza stampa pre partenza in vista di Rio de Janeiro. Al collegiale azzurro del Centro Federale di Ostia, l'atleta veneto ha raccontato al microfono di Swimbiz.it il suo momento alla vigilia dei Giochi, i suoi secondi dopo quelli di Londra del 2012: L'Olimpiade è speciale. Lo avevo detto 4 anni fa. Magari il campo partenti è identico al mondiale, ma l'atmosfera è completamente diversa. Dal villaggio alla presenza degli atleti di altri sport. Tutto questo ti dona sensazioni meravigliose. Però l'esperienza di Londra mi ha insegnato che non ti devi far prendere da queste cose, e devi viverle nel modo giusto – ovvero - con lo spirito del bambino che va a giocare. Perché altrimenti rischi di affondare. Non gareggi contro i marziani, bensì contro persone con due braccia e due gambe. Come te. Avversari tanti. Vedi McEvoy che in questo momento è di un altro pianeta, poi a tanti. Poi i 100 stile sono come i 100 piani dell'atletica e hanno un fascino particolare, e non perché li faccia io, intendiamoci”. Dotto ha espresso anche la sua sulla “querelle” doping-Russia, argomento principe nella vigilia dell'Olimpiade brasiliana: “Sul doping è troppo tardi. La decisione sulla Russia si doveva prendere prima. Ora è troppo tardi. Così magari vai a togliere un posto ad un atleta che si è guadagnato la possibilità di andare ai Giochi, in maniera lecita e onesta, a vantaggio di un russo che ha barato. L'utilizzo di doping deve diventare un reato vero e proprio e chi lo usa deve andare in galera. Senza se e senza ma" ha concluso il rappresentante della forestale.

guarnieri@swimbiz.it

 

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