Quattro anni dopo l'argento olimpico di Londra, il Settebello ribadisce il suo posto tra le superpotenze della pallanuoto. E all'Olympic Aquatics Stadium di Rio de Janeiro, conquista uno splendido Bronzo Olimpico. Contro quel Montenegro che a Barcellona 2013 soffiò il bronzo mondiale agli azzurri, ma che s'inchina al tricolore nell'arena di Olimpia. Sorriso del Ct Sandro Campagna nel pre match, sorriso di chi ha fiducia nel valore dei suoi atleti. E la squadra che si stringe in cerchio attorno a Stefano Tempesti, prima dello sprint d'inizio incontro, col capitano che arringa i suoi come un capopopolo.
Inizio fulmineo dell'Italia, con Valentino Gallo e Nicholas Presciutti. Il Montenegro sfrutta fisico e forza dei suoi tiratori, agguanta il pareggio nel secondo quarto. Gallo, Presciutti (stavolta è il fratello Christian) e Pietro Figlioli firmano il 5-4 all'intervallo. Si scatenano i fratelli Presciutti: deviazione benigna su un tiro di Christian, Nicholas che inventa una stupenda palombella. Al centro lottano come leoni Michael Bodegas e Matteo Aicardi, che con la sua maschera protettiva simboleggia il coraggio azzurro a quest'Olimpiade. Mancino di Alessandro Nora e Gallo, è 9-7 a fine tempo, nonostante un indemoniato Darko Brguljan. Christian Presciutti cala il poker: palombella stupenda e bis, a coronare una superiorità numerica. I balcanici sbagliano un rigore, ma si rifanno sotto. Tempesti, l'albatros di Prato, apre le ali e chiude la porta. Ed è proprio Aicardi, con una magia, a regalare a tutta Italia il 12-10 e il Bronzo Olimpico.