Le parole di Re Magno hanno quel senso di addio alla carriera, che sa di malinconia, ma pure di orgoglio. Un annuncio velato sembra. Ma parole che fanno alzare in piedi i media e i suoi ammiratori. Appena terminata la sua gara nei 100 metri della storia di una carriera eccezionale, Filippo ha espresso le sue parole. Lo ha fatto delicatamente, ringraziando, suono dopo suono, un nuoto che lo ha reso grandissimo.
Se lo ricordano i tifosi. Se lo ricorda il pubblico dello Stadio del Nuoto. Non totalizzante sugli spalti nell’edizione del 2021, per effetto delle restrizioni anti Covid, ma presente e allora Magnini, felice di scendere in acqua, ha descritto la sua presunta ‘ultima’ avventura nel nuoto. Era tornato a nuotare prima degli Assoluti della scorsa primavera. Sceso in acqua a Riccione, avrebbe voluto strappare quel pass a cinque cerchi nei 100 metri, che avrebbe chiuso in modo grandioso la sua carriera. Ma forse la chiusura è avvenuta stasera. Almeno sembra. Con quel sorriso e quella soddisfazione, ugualmente olimpica (nelle vene e nel talento infinito, per sempre nella storia di Filippo) che ha lanciato nell’etere il suo racconto post gara: “E’ stato bello risentire il boato del pubblico, all’annuncio del mio nome”. Echi di anni al Sette Colli e alle gare. Mondiali, Europei, Olimpiadi. Tantissime le gare per lui e immagini da custodire nel cuore. Probabilmente, la foto di uno Stadio del Nuoto culla dei suoi ultimi 100 metri stile, se la porterà per sempre nell’anima: “Speravo di nuotare più forte – dice ai microfoni di Raisport – ma va bene così”. E arriva la storia a parlare. Diretta ai giovani e a chi da Magnini prenderà sempre esempio: “Penso di aver insegnato ai ragazzi, a non mollare”. La storia sportiva dell’atleta lo ha insegnato. Successi, sconfitte. E’ caduto Filippo, ma si è sempre rialzato per tornare più grande.
Ha fallito nella gara di oggi però, lo dice Re Magno. Ma lo ha fatto nello sport, nel nuoto. Tra le braccia di un sogno di cui sempre farà parte. Ma va bene lo stesso per un campione che in bacheca conserva un bronzo olimpico, due ori iridati, un argento e un bronzo mondiale, insieme a 9 ori europei in vasca lunga con 5 argenti e 4 bronzi. Tra gli altri allori. E dice: “Nella vita si fallisce e oggi mi sono concesso di farlo, nella cosa che più adoro fare al mondo”. E poi aggiunge: “Non potevo che concludere in questo modo”.
Sembrano aver provocato un terremoto le sue parole di addio. Ma è un saluto dolce, innamorato e grato per un nuoto che ha fatto diventare Magnini.. Re Magno. Grazie Campione.
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Ph.Stefano Palazzo