Criteria giovanili di Riccione, prima sessione di sei con le ragazze, poi toccherà a maschi. Presto per un bilancio, ma già ci sono spunti “Sono felice di vedere molte ragazze che, un quarto d’ora dopo una gara, disputano un’altra prova” commenta a Swimbiz.it il responsabile delle nazionali giovanili, Walter Bolognani. Con i giovani, più del cronometro sono queste le cose importanti “C’è ancora da lavorare su tecnica e particolari. La mattinata di oggi era per le velociste e lì respirazione, partenze, virate danno o tolgono molto”. No a imposizioni federali “Come Fin preferiamo il dialogo, perché i tecnici comprendano la differenza tra nuotare forte e nuotare bene. A lungo termine, la seconda via paga dividendi. In Olanda obbligano i cinquantisti a nuotare anche i 200 m, ma così rischi solo di snaturarli - meglio la sinergia tra allenatori, società e Federazione – che abbiamo creato in questi anni. Siamo anche aperti alla ricerca scientifica, in quest’occasione collaboriamo con l’Università di Padova per un’indagine sulle abitudini alimentari dei giovani nuotatori”. Nel prossimo quadriennio olimpico “Ne sono certo, si sistemeranno anche gli ultimi tasselli. Abbiamo il bacino di atleti e tecnici di valore per farlo”. E Bolognani sarà ancora Ct degli Azzurrini? “Sento la passione per fare altri 4 anni , come sarei altrettanto pronto a lasciare il posto a un giovane tecnico”. Sarà un’Italnuoto senza ‘francesismi’ “In Italia non c’è il rischio di specializzarci nella velocità. Vedo ancora molta eterogeneità, tanti mististi e mezzofondisti – e, a proposito di Francia, sull’affaire Yannick Agnel(leggi qui) – visti l’errore tecnologico e il palmares del campione, la Federnuoto Francese potrebbe portarlo comunque alle Olimpiadi. Ma devono essere eccezioni”. Il cronometro, il tempo limite “Resta l'unico mezzo oggettivo per creare una nazionale competitiva. E siano tempi selettivi, ma non esagerati: la Francia ha tre atleti sotto 1’47” nei 200 stile, eppure nessuno di loro soddisfa i criteri cronometrici per Rio...”.