Marco Orsi “Positivi al doping? Pugno di ferro”

Copyright foto: LaPresse

"E' stato un momento difficile. Dopo il Trofeo Città di Milano mi sono veramente preoccupato. Non avevo forza. Non riuscivo quasi a fare le scale. Ora è passata è ho tanta voglia di fare bene e di far vedere le mi qualità". Marco "Bomber" Orsi è sollevato dopo il brutto periodo legato al virus, che ha complicato il suo percorso per Rio. Il campione bolognese ha le idee chiare e l’ha espresso incontrando i giornalisti in una conferenza stampa organizzata dal suo sponsor al Settecolli, insieme all'altra campionessa azzurra Erica Musso. Il "bomber" ha confermato la sua fiducia nella staffetta veloce, con la quale è sempre stato protagonista: “è un bel gruppo e il momento fantastico di Luca Dotto mi carica, e mi spinge a fare bene. Siamo uno stimolo continuo gli uni per gli altri, come lo è Filippo Magnini, che è un grande campione e un punto di riferimento. Io come lui in futuro? Magari, sarei onorato". Orsi ha anche parlato dei casi di doping che hanno avvelenato la vigilia delle imminenti olimpiadi: "io credo che si debba agire in modo deciso, anche per tutelare noi atleti. Fare molti controlli, sicuramente, ma se si trova qualcuno positivo, usare il pugno di ferro. Efimova? Beh, lei è stata presa un paio di volte e credo che la squalifica sia automatica".

Erica Musso
Erica Musso

Erica Musso ha parlato della staffetta 4x200 stile femminile (vice campione del Mondo a Kazan 2015): "abbiamo avuto un'annata non semplice, un po’ tutte, tranne Federica, che si è dimostrata una sorta di aliena, e lo è. Comunque - continua la portacolori delle Fiamme Oro - non mollo. Ritornare ad Ostia? non so. Io sono un pò "mammona" e ho bisogno di mantenere il contatto con la mia famiglia. Stimo tantissimo il "Moro" (Stefano Morini n.d.r.), che si conferma tecnico grandissimo, vedi i risultati ottenuti con Paltrinieri e Detti".

guarnieri@swimbiz.it

Facebook
Twitter
LinkedIn
WhatsApp
Telegram