Non solo i medagliati azzurri degli ultimi Mondiali di Gwangju, né soltanto i rispettivi Ct. Ad accompagnare in Quirinale il Presidente Fin Paolo Barelli e il Segretario Generale Antonello Panza, e in rappresentanza del Coni il Presidente Giovanni Malagò e il Segretario Generale Carlo Mornati, c'era anche il nutrito staff che offre ogni giorno il contributo decisivo ai successi dell'acqua azzurra. Perché per vincere non bastano talento, una piscina e un tecnico, ma anche una solida organizzazione che altrettanto duramente lavori e s'impegni per migliorarsi "Tutto questo trasmette un messaggio importante. E la vostra Federazione, con questo immenso numero di praticanti, è un esempio in questa direzione" è un estratto del lungo discorso odierno di elogio da parte del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella.
Vittorie non esenti da difficoltà, come ha ricordato il Presidente Barelli, sottolineando "L'apporto fondamentale degli enti pubblici e privati - e rimarcando il valore sociale di queste discipline - saper nuotare vuol dire salvare la vita a se stessi e agli altri".
Lo stesso Presidente del Coni, Giovanni Malagò, non è stato parco di complimenti per la Fin "Una complessità organizzativa, gestionale veramente straordinaria. E tutto si svolge con formidabile lavoro che fanno le società, i tecnici, soprattutto i ragazzi e le ragazze - con un occhio di riguardo persino per Barelli - il Presidente Barelli presiede, guida questa Federazione, devo dire con eccellenti risultati: noi del Comitato Olimpico siamo molto felici. Peraltro il Presidente Barelli è stato un grande atleta; un medagliato ai Mondiali nel 1975 a Cali e due volte è stato finalista olimpico, per cui sa bene di che cosa stiamo parlando" parole per le quali Barelli ha ringraziato il numero uno del Coni. Pochi giorni fa parlavamo di un possibile riavvicinamento tra i due(leggi qui), dopo anni di schermaglie verbali e non solo. Le parole di oggi rappresentano certo già un enorme progresso.