La chiusura di un cerchio, olimpico naturalmente. La cerimonia di riconsegna del tricolore al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, presso i giardini del Quirinale. Federica Pellegrini per la squadra olimpica, Bebe Vio per quella paralimpica, ma mai come in quest'occasione c'è stata mescolanza tra gli azzurri. Presenti anche il Presidente del Consiglio Matteo Renzi e il Sottosegretario Luca Lotti, che non sono intervenuti. "Lo sport è sempre un investimento proficuo" dichiara il Presidente Mattarella che ne ricorda la doppia funzione di cura dell'eccellenza e diffusione del movimento sportivo. Definisce gli atleti stessi la bandiera d'Italia, esempio per i giovani, e la competizione come mezzo per scoprire i valori umani "Quando è sana e corretta". Non partecipano solo i medagliati e i portabandiera, ma anche chi si è classificato quarto ai Giochi di Rio "Perché non sia una questione di cm, centesimi o scarti minimi nei punteggi a precludere loro applausi e onori" spiega il Presidente del Coni Giovanni Malagò, che ricorda come si sia abbassata l'età media degli azzurri partecipanti e medagliati e guarda a "Un futuro a cinque cerchi, che gli atleti chiedono non sia precluso da pregiudizi e dalla paura di fallire". E Luca Pancalli, Presidente del Cip, ricorda la medaglia più bella, le mail arrivate da tante persone con disabilità che negli atleti paralimpici hanno trovato un esempio e la voglia di fare sport.