Matteo Rivolta e Gregorio Paltrinieri, il nostro nuoto Nba

Sui mega-schermi scorrono le immagini di una carriera in maglia verde. Tutto il pubblico di Boston è in piedi per applaudire il grande ex Rajon Rondo, giocatore di basket Nba passato a Dallas “Dire ‘modello americano’ sembra retorica, ma si parla della loro cultura sportiva” commenta a Swimbiz Matteo Rivolta, che ha condiviso il video sul suo profilo Facebook. Un altro modo di vivere lo sport “Non ricordo certe cose nel nostro calcio – che appartiene solo ai tifosi come agli atleti – anche nel nuoto, arrivano all’evento col giusto approccio. Non è una critica, in Italia lavoriamo tutti seriamente, ma è un fatto che loro siano maestri in quell’aspetto”. Infatti “Modello americano non significa che siamo brocchi, anzi: in un’intervista, Kobe Bryant (star dei Los Angeles Lakers n.d.r) ha sottolineato come i cestisti europei siano molto più tecnici degli americani. Così nel nuoto, è giusto valorizzare i nostri aspetti migliori, ma anche cercare il loro approccio alla gara”. Super appassionato di basket, non solo Nba, è Gregorio Paltrinieri “Durante le feste, sono andato a vedere Reggio Emilia. Neanche gioco maluccio”. Anche per lui si parla di cambi di società(leggi qui) “Inizialmente la Coopernuoto, per vari problemi, non voleva ritesserarmi e altre società mi cercarono. Ma, per regolamento, avrei dovuto lasciare le Fiamme Oro e ho declinato. Dopo Rio, si vedrà”. Se Greg pensa alla Nba “Hanno così tanti talenti che, bene o male, ognuno ha il tempo di realizzare qualcosa. Nel nuoto italiano, il tifo è più legato ai risultati: quando mancano, ci si tende a scansare”. Nelle staffette, c’è un po’ più di respiro “Ma anche lì, si nota più il singolo trascinatore. Manca il senso di appartenenza, ad esempio, dei colleges americani - e grandi rivalità tra squadre – se all’interno dei confini sportivi, attirano pubblico”. Cultura sportiva, ma la Nba è anche intrattenimento “Un video come quello di Rondo alla premiazione del Moro come allenatore dell’anno?(leggi qui) Sarebbe stato fantastico”. Non solo per Stefano Morini e i suoi ragazzi, ma anche per i telespettatori “Piccoli interventi spettacolari come video, giochi di luci ecc contribuirebbero ad attrarre il pubblico generalista – commenta Tommaso Mecarozzi, telecronista del nuoto per Rai Sport – a beneficio anche della nostra rete, che già trasmette più ore di nuoto rispetto a ogni altra tv europea. Ma certe proposte devono partire dalla Fin, per poi discuterne nei modi e nei tempi con la Rai”.
 
VIDEO, il tributo dei Boston Celtics a Rajon Rondo
 
moscarella@swimbiz.it
 
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