Melnikov – Gomes – Efimova, trova le differenze

Copyright foto: russwimming/patrick b. kraemer/satiro sodrè

La decisione di ieri del Fina Doping Panel di squalificare per due anni (dal 12 dicembre 2013) il dorsista russo Vitaly Melnikov, risultato positivo all’EPO durante gli Europei in vasca corta di Herning 2013, con conseguente annullamento di tutti i risultati ottenuti da quella data, anche in staffetta, fa pensare ai casi della russa Yulija Efimova e del brasiliano Joao Gomes Junior. La sentenza che condannò la ranista riferì, con una motivazione di oltre 15 pagine(leggi qui), di negligenza più che di un’intenzione di alterare le proprie prestazioni. Nonostante ciò, la Efimova ricevette una sospensione di 16 mesi con conseguente cancellazione di tutti i risultati ottenuti, sia singolarmente sia in staffetta. Melnikov ha ricevuto la pena massima – prendendo come riferimento il codice mondiale antidoping precedente il 1° gennaio di quest’anno – non essendo riuscito a motivare la presenza della sostanza proibita nel suo organismo. Tutt’altro che analoga ai due casi russi sembra essere la decisione emessa dal Doping Panel nei confronti del ranista verde-oro Gomes Junior. Trovato positivo a un diuretico ai Mondiali in vasca corta di Doha 2014, già lo scorso 27 febbraio fu convocato dal Doping Panel: ancora una volta fu punita la negligenza e non la volontarietà, ma con una sospensione di 6 mesi, senza che la nazionale brasiliana abbia perso i suoi tre ori di staffetta e con le motivazioni della sentenza che ancora non sono state pubblicate dalla Fina.
 
In allegato, le motivazioni pubblicate dalla Fina sul caso Melnikov
 
santini@swimbiz.it

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