Sembra un continuum acquatico, in riferimento evidente a tutto quello che sta accadendo nel mondo nel nuoto. Ultimi, non certo per importanza, ma solo per evidenti aspetti legati al calendario settembrino, i Mondiali del nuoto paralimpico conclusi in maniera trionfale due giorni fa a Londra: esplode la torta e le medaglie azzurre fanno un bingo clamoroso. Primi come Nazione, venti ori, diciotto argenti e dodici bronzi. Un messaggio inequivocabile e unico è trascritto in questo trionfo, che giustamente il Presidente (Cip) Pancalli riferisce alla storia e alla tradizione del movimento paralimpico.
Ma c’è di più, caro Presidente, c’è l’acqua azzurra in tutte le sue forme a riempire la realtà agonistica di questo Paese. C’è il nuoto, “che è uno solo” come il claim-messaggio che, insieme all’amico Presidente (Finp) Roberto Valori, Swimbiz.it coniò a suo tempo come momento unificante di tutti i gesti atletici e agonistici che l’acqua offre. Senza barriere, senza limiti, senza ma. Solo tanto amore per lo sport e la competizione, l’adrenalina a mille che ti trasforma in paonazzo. E l’unica regola che fa differenza, nel caso ve ne fossero di differenze, il cronometro che designa l’urlo del campione. In un momento che ferma il tempo, dove ti dimentichi di tutto, magari dei tuoi limiti, che sono spesso solo nella tua testa. Tutti insieme, perché #meravigliosi tutti lo celebriamo oggi, dal pinnato, all’apnea, dalla piscina alle acque libere, normo e para. Tutti insieme, buona acqua a tutti, vanto di questa nostra Bell’Italia acquatica. Con un piccolo, grande messaggio a Manuel Bortuzzo, che aspettiamo a gareggiare presto nelle nostre piscine.