I 200 dorso? ci si arriva con… l’età. “Io imparai solo a fine carriera a farli – racconta a Swimbiz.it l’ex dorsista azzurro Michele Garufi – e devi comunque passare dai 100 per nuotarli bene”. Oggi a capo di una delle aziende di ricerca farmaceutica più importanti del mondo, Nicox, Garufi segue sempre con attenzione i dorsisti italiani di oggi. In particolare il primatista italiano dei 100, Simone Sabbioni “Se troverebbe ancor più spazio internazionale migliorando nei 200? – come chiedeva qualche giorno al suo allenatore, Luca Corsetti, il commentatore tecnico di Rai Sport Luca Sacchi – è possibile, ma dovresti entrare in una testa diversa. Lui, ora, ha certamente una mentalità di velocista”. Ancora record italiano (53”34) nei 100 m dorso, agli Assoluti Primaverili, 3° nei 200 (1'58"96) e oggi, nella giornata conclusiva, vincitore dei 50 (25"09) “Ha talento, un fisico forte, fa bene le subacquee – 185 cm d’altezza – in uno stile in cui eccelse Stefano ‘Bibi’ Battistelli che non era per nulla alto”. Dove potrebbe ancora migliorare? “In realtà è difficile trovargli difetti. E’ giovanissimo, ha solo 19 anni, e perciò basta solo aspettare. Finora ha avuto una progressione cronometrica perfetta”.
![Michele Garufi](https://www.swimbiz.it/portal/wp-content/uploads/2016/04/garufi-doppia-300x169.png)
Più che la potenza, per il dorso Garufi consiglia “La leggerezza. Io un po’ perdevo per le mie gambe appesantite dalle ore passate a giocare a calcio, avevo un fisico ibrido. Roland Matthes – dorsista e leggenda del nuoto tedesco anni ’60 e ’70 – era soprannominato ‘sughero’ per la sua capacità di galleggiamento. Faceva dei tempi mostruosi per l’epoca. Con le subacquee e le innovazioni di oggi, nuoterebbe facilmente un record del mondo”. Entrare in finale olimpica a Rio De Janeiro non sarà semplice “A quel punto, se Sabbioni continuasse nella sua progressione, potrebbe persino rivelarsi un outsider per l’Italia. Ma ripeto, è giovanissimo, basta solo dargli tempo e aspettare”.
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