Tocca scomodare i greci, almeno quelli antichi con tanto di cerchi. Secondo i quali in atmosfera olimpica tutto si deponeva. Armi, guerre, litigi, tutti protesi verso la conquista pacifica e agonistica di Olimpia, una sorta di moratoria internazionale volemose bene per godersi lo spettacolo dello sport. Ora a ben vedere degli antichi a noi è giunto ben poco, se attualizziamo dalle parti della lunga disfida che è poi il ring - non olimpico e così definito già due anni fa(leggi qui) - della ormai triennale bagarre ad asticella sempre più alta Coni versus Federnuoto, che si legge anche al contrario. Non vogliamo per mancanza di spazio allungare il brodo, e voi che leggete siete aggiornati sulle ultime notizie della giornata di ieri, correlate di spiegazioni sull’atto finale, ma sarà poi il vero finale?, che porterebbe alla decadenza della Presidenza Fin poco prima del via Olimpico. Risultato prevedibile? Quel che sarà lo vedremo certo con le decisioni della giunta Coni convocata per il 21 luglio, il giorno dopo la partenza dei nostri splendidi 35 nuotatori azzurro olimpici verso il Brasile, ma è certo che faremo il primo record storico, al caso. No so se mondiale, certo italico sì. Cioè quello di arrivare nella terra di Olimpia con una decadenza in corso per la prima volta e del giorno prima, e forse agli occhi del mondo tutto suonerebbe altrimenti bizzarro. Semplice, perché il presidente Barelli è numero uno anche dell’Europa, come della Fina mondiale è il segretario. Come dire ci mettiamo in una condizione di tensione pre olimpica che dovrebbe riguardare al massimo le questioni, quelle vere e agonistiche di risultato. Fino alla Fin potrebbe esserci almeno un fermi tutti, almeno godiamoci l’olimpico momento., poi a settembre se ne riparla. Ma pare più un miracolo arrivati a questo punto, e di questi tempi il ring lasciamolo ai pugili dilettanti. Buon nuoto a tutti.