Missy Franklin, molto più che nuoto

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Da quando Missy Franklin ha deciso di entrare nel mondo dello sport professionistico, si è trasformata in un’ottima occasione per le aziende che vogliono contendersi la nuova gallina dalle uova d’oro del nuoto come testimonial aziendale. Già alcuni anni fa la campionessa olimpionica era corteggiata dalle multinazionali che volevano sfruttare il suo personal brand per scopi pubblicitari offrendo contratti milionari, tanto è vero che secondo gli  esperti del settore il suo brand era valutato in circa un milione di dollari. Ma lei decise di continuare nel mondo del nuoto dilettantistico, iscrivendosi alla California University di Berkeley, cosa che secondo la giurisdizione della federazione nuoto americana le impediva di firmare contratti di sponsorizzazioni. D’altro canto, indubbiamente questa scelta ha influito positivamente sulla reputazione e sul valore della stessa università. Adesso le cose sono cambiate: la IMG, una delle più importanti aziende americane nella consulenza di marketing e comunicazione, in accordo con l'atleta sarà da tramite per tutte quelle aziende che adesso vogliono la Franklin come testimonial, con l’ambizione di farla diventare la Michael Phelps al femminile. Secondo la rivista americana SportsPro, sarebbe addirittura al 4° posto tra gli sportivi più appetibili dagli sponsor. Ma dopo due anni in California gravidi di risultati al college, meno ai Panpacifici dello scorso anno, ha deciso di ritornare in Colorado dove ritroverà il suo primo allenatore Todd Schmitz, con il quale si preparerà in vista dei prossimi Mondiali in Kazan. Riuscirà la Franklin a diventare la gallina d’oro per le aziende? Tutto dipenderà dalle sue prossime prestazioni sportive.
 
facchini@swimbiz.it

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