Cinque centesimi da un titolo mondiale da difendere, un battito di ciglia che fa la differenza tra vincere l’oro o perderlo.
I 100 dorso sembravano avere in Thomas Ceccon il padrone naturale, vista anche la facilità con cui ieri aveva vinto la semifinale, sensazioni positive e zero pressioni, ha dichiarato ai microfoni di Elisabetta Caporale su Rai 2, ma il nostro più talentoso atleta ha pagato l’eccessiva attesa dello starter che lo ha fatto leggermente scivolare dalla presa al blocco di partenza con conseguente ripresa della posizione che ha pagato al tempo di reazione ( 0.62 contro 0.50 del vincitore finale Ryan Murpy).
Un primo cinquanta di recupero con un passaggio peggiore rispetto alla semifinale; dopo la virata passa all’attacco per recuperare ma forse la eccessiva frenesia gli compromette l’arrivo troppo lungo che permette all’americano Murphy di mettere la mano avanti con conseguente beffa finale per il nostro Veneto volante.
Deluso sicuramente lo era, ma cerca di non mostrarlo troppo e sicuramente Ceccon ha raggiunto anche quella maturità mediatica che gli permette di essere diplomatico davanti alle telecamere, ma dalla sua ha la freschezza giovanile che lo vedrà nei prossimi anni ancora sicuro protagonista nel panorama natatorio mondiale.
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