Sarò breve, è un azzardo rituffarsi. Come ho dichiarato a Ronald Giammò, collega giornalista di Radio Cusano rispondendo alla sua domanda “cosa ne pensi di super Pippo Magnini al via al
prossimo assoluto di Riccione?”.
Un azzardo bello e buono, considerando l’età .
Che spesso fa rima con la condizione, e gli ultimi anni vissuti tra un’aula di tribunale sportivo e l’altra dal nostro stileliberista veloce più celebre.
Il risultato di tutta quella via crucis la conosciamo, l’assoluzione al Tas di Losanna pure, ma forse le scuse dovute di quella lunghissima e obbligata panchina acquatica non bastano a spiegare lo stato d’animo di Magnini che adesso richiama a se tutte le energie.
Di condizione e di benessere psichico, dopo il lungo tunnel.
Fermo per tre anni , con tante cose da dire adesso , e che non sono state dette quando anche un mese di stop fa conta pesante sulle braccia.
Il Magno ritorna ,rabbia agonistica e un pò di sano marketing che non difetta, quindici anni dopo l’inizio di una storia nel suo segno mondiale nuotato nello stile più libero che ci sia.
Gara regina i cento, doppia di fatica i 200 per un Pippo più vicino agli “anta” che al suo vecchio curricula da irresistibile negli ultimi metri: ma scommettiamo che sarà il più seguito?
Il bello sapete qual è? La dura legge dello sport, l’unica che non sbaglia mai e non ammette infiniti e sfiancanti appelli.
Ti sosterranno i tifosi, tanti, forse un pò meno i ragazzotti in costume meno avvezzi agli inchini.
Se riuscirai, che bel colpo di boxe che dice tante cose su quello che sarebbe potuto essere in tre anni volati.
Se troverai lungo , ricordati del segno del Magno.
Nel ( RI) segno ti aspettiamo bordo vasca.
zicche@swimbiz.it