E’ sbocciata allo scorso Settecolli, strappando quel pass che l’ha portata agli Europei di Berlino. “La qualificazione era il mio obiettivo dell’anno e sono stata davvero contenta: ancora ricordo quei momenti a distanza di 5 mesi- racconta la dorsista azzurra e del Gruppo Sportivo Forestale Carlotta Zofkova- e la mia vita è cambiata in meglio”. Certo, confessa la ventunenne, “ho ancora margine di miglioramento: ho cominciato con il dorso tardi, dal 2008/2009, e ho ancora tanto da imparare come la subacquea e la partenza”. E un’ultima innovazione aiuta Carlotta nel suo punto debole, “al bordo della vasca, metteranno un’aletta più ruvida regolabile dove si possono appoggiare i piedi: per me è molto positivo perché soffro molto e ho sempre paura di scivolare essendo anche un po’ pesante”. Ha avuto già la fortuna di provarlo al Centro Federale di Verona, e “mi piace” dove mi alleno da ormai due stagioni. “Qui mi trovo benissimo con il gruppo, composto da Edoardo Giorgetti, Andrea Toniato, Luca Pizzini e Nicolò Bonacchi, dorsista come me e ci aiutiamo a vicenda. Lo scorso anno si allenava con noi anche Lisa Fissneider, però è tornata a Bolzano a causa della nostalgia di casa e anche a me capita di sentirla, però cerco di non pensarci”. Nelle stagioni precedenti, l’altissima Carlotta (1,85 cm) si allenava a Imola, “dove c’è solo una vasca da 25m e non fa per me, neanche per gli allenamenti”. Figurarsi per una mondiale in corta, “non sono dispiaciuta per la mancata convocazione, io mi preparo per l’impegno in lunga, confidando in una qualificazione del prossimo anno”. Intanto festeggia il titolo di miglior sportiva dell’anno ravennate, ricevuto l'altro ieri sera, “mi gratifica per tutti i sacrifici fatti e mi riempie di gioia”, magari con un buon tiramisù, “il mio dolce preferito che mi diletto a preparare anche per i miei compagni”, in attesa del Natale, “per la festività dovrò essere un pochina cauta, cercando di non devo ‘ingozzarmi’ troppo, visto la mia tendenza”.
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