Mammamia santa, con questi 100 stile libero. Gara Regina, con il neo nostro Santo Condorelli subito fuori, mondiale da dimenticare. Chi avanza è l’Avatar. Ancora in sordina, il sabaudo Miressi, ma certo bisognerà aprire meglio il gas per onorare l’Alessandro a cavallo che cova in lui. Ammesso, e spesso non concesso, che gli altri non sgasino di conseguenza. Bene, anzi maluccio per Ceccon, il talento Thomas rimasto al villaggio. Non è mai bello lasciare il blocco, misto all’evidenza televisiva, lì da solo, vuoto. Bisognerà riempirlo con la classe che c’è, ma è ancora ferma sul registro, appunto, di una classe di fenomeni al via. E’ la notte in Italia, ma è sempre notte dappertutto nel globo terraqueo, prima degli esami.
Manca poco alla discussione massima: gli 800 stile già scalpitano e ribollono. Gli studenti perfetti Detti e Paltrinieri, profumano come uno scolaro col fiocco inamidato che già sa di giocarsi la lode. Come la lode cum magno gaudio di Federica, già presentata alla commissione mondiale. Pellegrini, già nella storia a capitoli con l’ennesima finale mondiale, nei fatidici e infiniti 200 metri. E’ la notte del nuoto, prima degli esami. Che la discussione acquatica abbia inizio.